giovedì 6 agosto 2015

Perchè ti piace la montagna?

-Posso farti una domanda? Perchè ti piace la montagna?-
Ci sono domande, apparentemente semplici, che scatenano nella mente un affollamento di pensieri tale da rendere difficile sintetizzare una risposta esaustiva in poche battute.
Ed ecco che allora la risposta tarda ad arrivare, e si resta in silenzio davanti al proprio interlocutore con lo sguardo perso in un'espressione inebetita, simile a quella di chi parla un'altra lingua e non ha capito la domanda.

"Non lo so, mi piace e basta" non è una risposta. Considerando che non esistono domande stupide ma solo risposte stupide, questa rientrerebbe perfettamente nella categoria. Non è una passione inspiegabile, non è un amore come quello che si può provare per un'altra persona, che a volte è difficile da interpretare ma che lascia nel cuore una sensazione piacevole e tanto basta per sentirsi bene e per non desiderare altro.

"Perchè mi piace condividere una camminata con gli amici"? Vero ma incompleto. Non spiegherebbe perchè in montagna ci vado anche da solo, molto spesso da solo, soffermandomi sovente sulla cima o all'ombra degli alberi in totale solitudine, raccogliendo le idee e facendo ordine nei miei pensieri.
Di conseguenza potrei definire incompleta anche la risposta "Perchè mi piace trascorrere un momento di tranquillità e solitudine e la montagna mi offre questa opportunità" considerando le piacevoli avventure vissute e condivise in compagnia di molti amici in questi anni.

Forse la risposta risiede in ciò che la montagna offre a chi vuole scoprirla: la vista di un panorama incantevole, il contatto con la natura, l'acqua fresca di fonte, la soddisfazione del raggiungimento di una vetta, i profumi di un bosco di conifere con le cime degli alberi mosse dal vento, l'impeto del torrente in contrasto con la calma quiete del lago d'alta quota...
E mentre questi pensieri si accumulano nella mente, serrandosi come in un collo di bottiglia nella difficoltà di trovare il modo migliore per descrivere tutto in poche parole, mi rendo contro che non è solo questo. Che non può essere solo questo.

"Perchè la montagna ti insegna a vivere"? Risposta molto poetica, ma non è la risposta che mi sento di voler dare. Chi ha detto che il mare ad esempio, se vissuto intensamente e non come semplice bagnante, non abbia insegnamenti da dare?

E se il soggetto da analizzare non fosse la montagna quanto piuttosto me stesso in relazione con essa?
Allora la domanda giusta sarebbe "Cosa provi di piacevole quando vai in montagna?"
Ecco che le idee si fanno più chiare. Nella mente i pensieri che fino ad un momento prima oscuravano tutto come le minacciose nuvole basse prima di un temporale, ora si rivelano per quello che sono: un naturale e gradito contorno alla risposta giusta:
"Le montagne mi mettono a nudo. Mi liberano dal peso delle maschere, più o meno imposte, che si indossano nella vita di tutti i giorni. Mi danno l'opportunità di fuggire dalla considerazione che gli altri hanno di me. Le montagne mi mettono alla prova, mi fanno provare la fatica e nella fatica mi scopro per ciò che sono, con i miei pregi ed i miei innumerevoli difetti.
 
Ecco perchè ci vado da solo: per conoscermi e per capirmi davvero. 
Ecco perchè ci vado in compagnia: per assicurarmi che le amicizie consolidate siano sincere, autentiche, uniche."

La montagna non è l'obiettivo. È il mezzo.
Il mezzo che ti permette di guardare lontano con gli occhi, per osservare attentamente dentro di te.
E lasciatemelo dire...un mezzo eccezionale.

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