venerdì 21 agosto 2015

Col Blegier - La torbiera e il Parco Naturale

"Natura 2000" è il nome con il quale il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha voluto indicare un sistema coordinato e coerente, una vera e propria "rete", di aree destinate alla tutela di habitat e di specie animali e vegetali a rischio di scomparsa in Europa e più in generale alla conservazione della biodiversità presente sul territorio comunitario.
Il riferimento legislativo per l'importante strategia di conservazione "Natura 2000" è rappresentato dalla Direttiva Europea n. 92/43/CEE relativa alla "conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica" per semplicità chiamata Direttiva "Habitat".
Il suo Allegato I elenca "i tipi di habitat naturali di interesse comunitario la cui conservazione richiede la designazione di aree speciali di conservazione". Queste ultime sono definite Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.).
Il territorio del Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand risulta classificato come S.I.C. IT1110010 comprendente i Comuni di Chiomonte, Exilles, Oulx, Pragelato, Salbertrand, Sauze d'Oulx, Usseaux con una superficie totale di 3774 ha.
All'interno del sito sono stati individuati 13 tipi di ambienti inclusi nella Direttiva "Habitat", e ben tre di questi sono prioritari: i boschi di tiglio, acero e frassino di ghiaioni e d'impluvio (9180), i boschi alluvionali di ontano bianco e salice bianco (91E0), e le formazioni igrofile di muschi calcarizzanti (87220), mentre tra gli ambienti tutelati è compresa anche la torbiera del Blegier, vegetazione palustre delle torbiere basse alcaline (7230).

La torbiera di Col Blegier copre un'area di circa 5000 m² situata su un pianoro a quota 2340 m
È di forma pressochè ovale, lunga circa cento metri e larga cinquanta.
L'acqua ristagnante sul pianoro della torbiera defluisce nel Rio Fouran, affluente del Rio delle Gorge, principale torrente del Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand all'interno del quale è situata la torbiera stessa.
La torbiera di Col Blegier risulta essere un ambiente molto interessante dal punto di vista della fauna che lo popola. Molte specie animali che presentano, nel loro ciclo di vita, una fase larvale acquatica sono infatti molto attratte dalla sua presenza.
Possiamo elencare, tra gli invertebrati presenti in questo ambiente, alcuni coleotteri acquatici come l'Agabus lapponicus, l'Agabus guttatus, Hydroporus nivalis e Helophorus glacialis, libellule come la rara Somatochlora alpestris oppure la Aeshna juncea e molti altri tra insetti e molluschi.
E non potevano mancare anche gli anfibi. La comune Rana temporaria ed altre specie trascorrono gran parte della loro vita, in particolare la deposizione delle uova, al riparo nelle acque della torbiera.
Legati alla presenza delle rane possiamo trovare alcuni successivi anelli della catena alimentare, come la Vipera comune, gheppi, Falchi di palude e aquile.
Tutta l'area attorno alla torbiera presenta gli evidenti segni delle tane delle marmotte, mentre tra i grandi mammiferi possiamo annoverare cervi, cinghiali, caprioli, volpi e lupi.

L'area attorno alla torbiera ospita anche numerose interessanti specie di piante come ad esempio la Menyanthes trifoliata (anche noto come Trifoglio d'acqua o Trifoglio fibrino), Carex fusca, Carex davalliana, Nigritella corneliana, Dactylorhiza maculata (nota come Concordia), Utricularia minor.
Attorno alla torbiera vi sono numerosi esemplari di larice e pino cembro, mentre nei pascoli più alti in prossimità della vetta del Monte Blegier sono più diffusi cardi e stelle alpine.

Per raggiungere la torbiera si possono percorrere differenti itinerari. Ne descriverò uno in particolare, non impegnativo, immerso nel bosco del Parco Naturale, facile da percorrere in qualsiasi stagione.
Salire con l'auto a Sauze d'Oulx e imboccare la strada che conduce all'istituto zootecnico. Giunti a quota 1800 m circa imboccare a piedi la sterrata che conduce verso Enfers. Superate la deviazione a sinistra con il sentiero N. 1 che porta verso Richardette e proseguire sulla sterrata.
È possibile imboccare il sentiero N. 3 sulla destra che combinato al N. 4 conduce ad Alpe Laune ma consiglio di restare sulla sterrata, superando la fontana Enfer a 1822 m ed entrando effettivamente all'interno del Parco naturale Gran Bosco di Salbertrand, dopo la barra di ferro che blocca il passaggio ai veicoli.
Ogni bivio o crocevia sul sentiero è chiaramente indicato, non resta che seguire le indicazioni dei pannelli di legno (Blegier - Assietta) per raggiungere la destinazione.
Il percorso quindi si presenta sempre con una pendenza molto lieve, sviluppandosi lungo circa quattro tornanti, all'ombra del Genevris (2536 m) e superando Ferro di Cavallo a quota 2179 m da dove si gode di una splendida vista della valle sottostante.

Dal colle è possibile raggiungere il Monte Blegier, distante dalla torbiera poco meno di 900 metri, salendo lungo un sentiero in cresta non particolarmente impegnativo, ma totalmente esposto al sole.
Dalla sommità, dirigendo lo sguardo verso l'Assietta, è facile individuare la "Strada dei cannoni", la storica carrareccia utilizzata in passato dagli eserciti per trasportare l'artiglieria pesante fino alla cresta.
Sotto di noi, più in basso in un avvallamento, c'è un piccolissimo specchio d'acqua circondato da prati fioriti.
Sulle sponde del laghetto il silenzio è tale da invitare al raccoglimento. Si può rimanere incantati dalla bellezza di quel luogo e non rendersi conto del tempo che scorre. L'ambiente attorno è affascinante, il cielo si riflette sull'acqua immobile come una superficie di vetro. Il soffio del vento diventa appena percettibile come un respiro.

Questo è uno di quei luoghi che non si vorrebbe più abbandonare.
Ringrazio Giorgia per avermi accompagnato ancora una volta in questo incantevole angolo di paradiso.






















































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