martedì 18 giugno 2013

Introduzione

Ho cominciato ad amare la montagna da ragazzo. Quasi per caso, senza rendermene realmente conto.
Un amore sbocciato come il frutto di una naturale e forse inevitabile serie di avvenimenti.
Ora capisco quanto sia difficile riassumerlo in poche parole, ed è anche complicato rievocare tutti i ricordi più o meno intensi che mi hanno portato fin qui. Come ad esempio quando da bambino ai piedi delle montagne guardavo quelle cime e sognavo di poterle raggiungere, così semplicemente, lasciando la mano di mio padre ed incominciando a camminare. O quando partivo per le vacanze al mare e mi rendevo conto di quanto mi mancassero quei profili frastagliati all'orizzonte a cui tante persone inconsciamente si abituano.
Da ragazzino ammiravo gli scalatori, in TV e nelle riviste di alpinismo, per il loro coraggio, per la loro competenza e per la loro tenacia. Ma soprattutto per la loro passione.
Pensavo che un giorno sarei riuscito ad emularne le imprese, o quantomeno ad apprezzare come loro il valore di una vita vissuta all'ombra di quelle monumentali opere della natura.
Con gli Scout, per fortuna, ho avuto tante occasioni per camminare in montagna. Certo non era mai semplice e spesso sono stato messo a dura prova. Ma non ho mai desiderato abbandonarle.
Così crescendo, non appena si presentava una buona occasione per raggiungerle, per ritirarmi in quei luoghi, partivo con la bici e andavo da loro.
Mi capitava spesso d'estate di andarci anche da solo. Era bello. Forse perché credevo di non essere mai da solo. Parlavo con loro, raccontavo ciò che provavo. Qualche volta in silenzio, qualche volta ad alta voce come se stessi parlando ad un confidente, ad un amico. Qualcuno che sa ascoltare.
Nel 2005 una svolta. Un'amica mi porta per la prima volta in vita mia ad arrampicare. Una palestra di arrampicata indoor, non una vera e propria falesia. Tuttavia l'emozione provata è forte e il desiderio di approcciarmi alla roccia con quella nuova metodologia è grande.
Così negli anni successivi si crea un piccolo gruppo di appassionati e cominciamo a sperimentare le vie ferrate e le pareti. È meraviglioso.
Nel frattempo gli anni passano e la routine del lavoro e dei mille altri impegni prende il sopravvento. Alcuni dei compagni prendono altre strade e il tempo per dedicarsi alla montagna diminuisce drasticamente. Ma una passione come questa seppur vissuta in piccolo non svanisce mai del tutto.


Infatti un giorno, uno come tanti, senza un motivo specifico, mentre torno a casa dal lavoro in auto, una strana sensazione mi pervade e percepisco un richiamo a cui non riesco a resistere. Oltrepasso con la macchina la via che mi conduce a casa e proseguo fino alle pendici di Rocca Sella.
È quasi ora di cena, troppo tardi per salire, il tempo atmosferico non è neppure dei migliori e non sono certo vestito in maniera adeguata per partire per il sentiero. Allora resto lì a osservare la cima per un po' fino quasi al tramonto. E prendo una decisione: voglio rispondere a quel richiamo al più presto. Voglio tornare ad ascoltare la voce delle cime. Voglio tornare in montagna.
Ed ecco come nasce questo Blog.
Su di esso cercherò di pubblicare volta per volta tramite post gli itinerari che intendo percorrere ed eventualmente un breve riepilogo del percorso effettuato, oltre naturalmente a post che riguardano l'alpinismo, l'arrampicata e la montagna.
Il contenuto del Blog è indirizzato a chi vuole coltivare la sua passione per la montagna in tutte le sue forme e sfaccettature. Se sei tra questi o se sei semplicemente curioso del mondo dell'alpinismo, allora sei il benvenuto.

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